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Biografia di Marcus Miller


Marcus Miller (New York, 14 giugno 1959) è un bassista, compositore e produttore discografico statunitense.

Considerato uno dei maestri del funk per il suo stile personale di suonare il basso, Miller viene soprannominato con l’appellativo di “superman of soul”. Numerose sono state le sue partecipazioni al fianco di famosi artisti come il trombettista Miles Davis, il cantante Luther Vandross e il sassofonista David Sanborn. Viene annoverato tra i maestri della tecnica slap che adopera in maniera eccellente ed è messa al servizio della melodia e del groove.

Oltre al basso elettrico, Miller suona il clarinetto (strumento in cui ha avuto una vera e propria formazione musicale), il clarinetto basso, le tastiere, il sassofono e la chitarra.

Marcus Miller nel quartiere di Brooklyn. Il suo personalissimo stile nel suonare il basso è frutto delle esperienze maturate al fianco di artisti di altissimo livello, come ad esempio Miles Davis. Fu Kenny Washington ad introdurlo nella cerchia del jazz che conta e a presentarlo al grande Miles Davis. Ed è proprio con il celebre trombettista che Miller collaborerà nel 1981 e nel 1982 contribuendo alla realizzazione di “Tutu” e “Music From Siesta”. Dopo la morte di Davis, Marcus Miller decide di formare la propria band, anche se le collaborazioni con i grandi della scena del jazz continuano. Suona con David Sanborn, con Bobby Humphrey e Lenny White. Nel 1991 Miller vince un Grammy Award per il brano “Power of Love/Love Power” scritta con Teddy Vann e Luther Vandross.

Il primo lavoro come solista si intitola “The Sun don’t Lie” (1993). L’album ha un grande successo nei circuiti jazz e ottiene una nomination ai Grammy Awards. Nel 1994 pubblica “Tales”, un lavoro dedicato alle parole dei maestri del jazz classico. In questo album, un vero e proprio capolavoro, frammenti inediti e spezzoni in voce di Miles Davis, Billie Holiday, Lester Young, Joe Sample, Roberta Flack, e altri leggendari personaggi della black music si alternano a personalissime interpretazioni di Miller e alle strabilianti invenzioni del suo basso elettrico. L’album “Live & More” (1997) distribuito in Europa e in Giappone è un’ulteriore consacrazione del lavoro di questo straordinario artista. Nel 1998 esce “Suddenly”, e nel 2001 “M2”, realizzato in collaborazione con artisti quali Kenny Garrett, Herbie Hancock, Frank Wesley, Wayne Shorter, Maceo Parker. L’album viene accolto con grande entusiasmo in tutto il mondo e gli vale, nel 2002, un Grammy Award come miglior album di jazz contemporaneo. Approfittando della calorosa accoglienza da parte del pubblico, Marcus intraprende una tournée mondiale, la cui testimonianza è contenuta nell’album “The Ozell Tapes – The Official Bootleg” del 2002.

 

Biografia di Victor Wooten

Nato in Virginia (USA), venne iniziato precocemente alla musica dalla propria famiglia; all'età di tre anni, Victor formò, con i suoi fratelli, il gruppo "The Wootens". Alla data della sua prima esibizione con i fratelli, Victor aveva solo cinque anni. Successivamente ebbe modo di formare i propri eclettici gusti musicali, assimilando l'anima soul di James Brown e allo stesso tempo la tecnica innovativa dei Weather Report, in cui negli anni settanta militava il celeberrimo Jaco Pastorius, l'artista che, più di ogni altro, ha elevato il basso elettrico a strumento solista, segnandone la storia in maniera indelebile.

Sotto l'influenza dello stesso Pastorius e di altri bassisti di calibro, come Stanley Clarke, Wooten ebbe modo di approfondire diverse collaborazioni, prevalentemente nell'ambito del rock, prima di dedicarsi alla carriera solista. Nei suoi dischi, quasi sempre interamente strumentali, la tecnica viene elevata all'ennesima potenza dall'artista. In un contesto che può essere definito sommariamente funky-jazz, Wooten cerca l'impatto ritmico, nel contempo concedendosi a virtuosismi. Malgrado l'utilizzo di un'ampia serie di tecniche esecutive, Victor è divenuto famoso per l'aver creato numerose varianti allo slap (vedi Open Hammer Pluck), una particolare tecnica percussiva utilizzata principalmente nella musica fusion.

Di notevole spessore sono i duetti "sperimentali" con un altro bassista di fama, Steve Bailey, con il quale ha registrato alcune pregevoli incisioni, dove i due strumenti riescono a fondersi ed integrarsi alla perfezione. Dal 1988 collabora stabilmente col gruppo fusion Béla Fleck and the Flecktones. Il gruppo è composto da musicisti di notevole spessore tecnico quali: Béla Fleck al banjo, Jeff Coffin al sassofono, Futurman (fratello dello stesso Victor) al Drumitar (una strana batteria elettronica da lui stesso inventata). Da segnalare la collaborazione con Dennis Chambers e Greg Howe con i quali ha composto il disco Extraction.

Nel 2008 nasce il progetto S.M.V. insieme a Stanley Clarke e a Marcus Miller che ha dato alla luce il loro primo album, Thunder, rilasciato nell'agosto 2008 e seguito da un tour mondiale durato alcuni mesi.